La domanda mondiale della produzione di macchine per la meccanizzazione agricola ha registrato una costante crescita, passando da un livello inferiore ai 20 miliardi di euro all’inizio del secolo, ai quasi 100 miliardi euro raggiunti nel 2022. La domanda mondiale è fortemente aumentata, ma è anche significativamente cambiata nella sua area geografica, come risulta dalle due Tree Map riportate di seguito. Esse rappresentano i principali paesi importatori di macchine agricole rispettivamente nel 2000 e nel 2022.
Dal confronto risulta palese e chiaro come la quota di importazioni dell’UE e del Nord America si sia notevolmente diminuita , a vantaggio dell’Asia, dell’Africa e dell’America Latina. All’interno delle diverse aree ci sono state importanti dalla Polonia che è diventata il terzo mercato all’interno della UE, alla Russia e Ucraina diventate rispettivamente primo e terzo mercato nell’Europa non UE; dal Kazakistan alla Cina, diventati rispettivamente primo e secondo mercato in Asia, al Brasile e Cile, diventati rispettivamente primo e secondo mercato in America Latina.
La ricomposizione dell’importanza sul commercio mondiale delle diverse aree accelererà nel prossimo futuro: saper anticipare questi cambiamenti è la principale sfida che i Paesi esportatori dovranno affrontare.
L’Italia entra nella lista dei 5 grandi Paesi esportatori
Tra questi la Germania vanta una posizione di indiscussa leadership. Per molti anni questa leadership è stata contesa dagli Stati Uniti; dalla Grande Recessione gli Stati Uniti hanno perso progressivamente quote di mercato mondiale, segnando la loro crescente debolezza.
In base alle statistiche dell’Organizzazione Mondiale del Commercio (WTO) relative al 2023, l’Italia figura sesta nella classifica export mondiale, con un valore delle esportazioni di 650 miliardi di euro secondo una statistica l’Istat. Anzi, come ricorda , l’Italia infatti dovrebbe essere considerata al quinto posto dato che i Paesi Bassi sono considerati solo come punto di transito.
Anche perché si potrebbe fare un ulteriore confronto il valore delle nostre esportazioni sono apri a 670 miliardi di dollari, superiori a quello del Giappone (607 miliardi) che si trova davanti a noi escludendo il settore automobilistico che è pari solo al 3% del mercato globale. Chiaramente è solo una riflessione.
L’Italia, fino al 2016, ha vantato la terza posizione. Negli ultimi anni però, è stata superata dalla Cina: da esportazioni praticamente nulle all’inizio del secolo, la Cina ha superato gli 11 miliardi di dollari nel 2022, e minaccia ora la seconda posizione degli Stati Uniti.
I dati delle esportazioni a livello globale si trovano nel report dell in pdf / che sintetizza il trade outlook per l’anno in corso. La tabella mostra le condizioni dei primi della classifica classificati nella lista dei paesi con il maggior valore in termini di esportazione. Cosa possiamo notare in questa panoramica?